Star Trekkin’

Mi dice un tale, vecchio collega universitario, che incontro per caso e con cui mi fermo a prendere un caffè: “Ah, i tempi della tesi di laurea, quanta fatica, quanta paura di sbagliare!” Ma io in verità la tesi di laurea l’ho scritta nel tempo libero tra un libro di fantascienza e l’altro, e la consegnai senza nemmeno rileggerla, perché tanto nessuno di quei bellimbusti con megastipendi e microletture, che mi avrebbero esaminato con sussiego, sarebbe stato in grado di cogliere le mie (folli) connessioni tra Tocqueville e Ballard. Quando invece mi sono davvero spaventato e non ho dormito la notte e ho pesato con il bilancino ogni singola affermazione è stato per il mio articolo su Star Trek, la pista delle stelle, uscito tempo fa su Doppiozero.

Sapevo che sarei stato esaminato da gente preparata a livello mistico, pronta a disintegrarmi. Ma per fortuna sono sopravvissuto. Nel frattempo sono anche diventato papà, oltre che scrittore fallito, ma alla mia piccola Star Trek non piace, preferisce Batman. Così è la vita. Insomma, di che cosa volevo parlare? È che perdendomi nelle banali parole proferite da questo ex collega, serissimo professore, in possesso di una cultura esclusivamente umanistica e privo di qualunque interesse per la scienza (e la realtà), nonché dotato di gusti musicali terrificanti e di ambizioni culturali sconfinate, vedo in filigrana una parte enorme della mia generazione e della precedente. Entrambe stanno affogando in cazzate mistico-umanistiche e nella religione dei santi laici Pierpaolo-Fabrizio eccetera, a mo’ di coperta di Linus, mentre il mondo, là fuori, sta diventando qualcosa di incredibilmente complicato. E questa è. Per fortuna però c’è Star Trek, perché “Alla globalizzazione del mercato in cui tutti siamo merci, al cinismo sovranistico, alle deliranti teorie alien-magico-misticheggianti, alle medicine alternative a base di bicarbonato e “energia”, un mondo unito nel nome della scienza, della coscienza, del rispetto e dell’empatia sarebbe (è) l’unica risposta possibile”.

Live long and prosper.

Se siete curiosi, l’articolo sta qui.

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