Resurrections, Filini e vittime di serie B

In questa splendida giornata baciata dal sole dopo giorni di temporale e ventaccio cattivo mi ritrovo a guardare Matrix resurrections e a riflettere sull’esistenza del “brutto oggettivo“. Non il brutto-trash che si fa bello, ma proprio la bruttità incarnata che obnubila la mente e anche il cielo che in questo momento mi sovrasta. Ma così come anni fa il primo film della serie (che tutti ricordiamo con ardore e rapimento) fece da apripista a un quarto di secolo di Neo-gnosticismo antisistema spalmato su intere generazioni, questo grottesco disastro cinematografico non ci racconta che, in questo momento storico, dovremmo smetterla di tirarci martellate sulle dita come Filini a Fantozzi?

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